15/09/09

Berlusconi «arruola» Mike: «Mi incitava a continuare»

di Alessandro Braga - MILANO
Migliaia di persone a Milano per l'ultimo saluto
C'era la televisione ieri in piazza Duomo a Milano, ai funerali di Mike Bongiorno. Non poteva essere che così. Mike la tv non solo l'ha fatta, l'ha creata, costruita, plasmata, dagli anni del dopoguerra fino a ieri. Non fosse stato per l'infarto che lo ha ucciso martedì scorso, avrebbe fatto anche quella di oggi. E di domani. Allora la sua «figlioletta prediletta» non poteva mancare per l'ultimo saluto al suo «paparino».
C'erano le telecamere piazzate ovunque, pronte a riprendere ogni minima scena e proiettarla sul maxischermo allestito accanto al Duomo (e sotto lo schermo una maxipubblicità di Mediaset premium, sarà un caso?). C'erano il mondo dello spettacolo a salutare il suo decano. Il «nemico» Pippo Baudo, che si proclama allievo di Mike fin dagli esordi e ora «ultimo vecchio rimasto», che accompagna il «rivale» di sempre fuori dalla chiesa sulle sue spalle. Le autorità: il sindaco Letizia Moratti, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, il prefetto Gian valerio Lombardi. Ma soprattutto c'era piazza Duomo gremita di gente normale, qualunque, (la questura, una volta tanto, gonfia i numeri e parla di 15mila presenze) che è andata a salutare il «suo» Mike. Era il suo «popolo», che poi è il popolo della tv. Casalinghe, pensionati, uomini e donne dai capelli bianchi, molti dei quali hanno imparato l'italiano proprio da quell'americano che sorrideva loro dal piccolo schermo, in anni ormai remoti, quelli del bianco e nero. Ma anche giovani, che Mike se lo ricordano già a colori, accanto a Fiorello mentre pubblicizza questo o quel prodotto. Tutti lì ad applaudirlo. Pronti, non appena la telecamera zooma sul «pubblico», a fare «ciao ciao» con la manina, a prendersi il loro minuto di celebrità. Quello che Mike con le sue trasmissioni ha sempre regalato loro.
E c'era pure Berlusconi che, tanto per cambiare, ha cercato ancora una volta di rubare la scena «accaparrandosi», facendo suo, tutto l'arco della vita del presentatore, dagli anni della guerra all'ultimo periodo, dopo il loro «divorzio non consensuale». Ma anche questo non stupisce. Se Bongiorno è stato il «re delle televendite», il presidente del consiglio il mestiere dell'imbonitore lo sa fare ancora meglio. Non doveva parlare dopo la cerimonia. Gli unici interventi previsti erano quelli di Fabio Fazio, che ha parlato di una persona «capace di conquistarsi la stima degli italiani», e di Fiorello, che lo ha ricordato con «allegria», perché «era una persona a cui piaceva ridere». E allora lo show-man lo imita pure: «Hai visto che mi hanno dato il Duomo - dice con la voce di Mike - per Baudo mica l'avrebbero fatto eh! Allegria!». Anche Baudo, «l'acerrimo amico», lo ha omaggiato: «Nel nostro lavoro siamo tutti coristi, tu eri il solista». La cerimonia poteva finire qui. Invece no. Il premier prima si ritrae, fintamente timido, poi, con passo deciso, si avvicina al microfono. «Era un uomo buono, semplice, dispensatore di positività - dice - Per ricordarlo servono parole semplici». Lo definisce «un eroe della Resistenza, quel movimento che restituì all'Italia dignità e libertà», dice rubando (con che coraggio) le parole usate qualche giorno fa dal presidente della repubblica Napolitano. Poi la butta sul politico, e attacca il pippotto pro domo sua, portando Mike Bongiorno dalla sua parte anche post mortem: «A lui va il mio ringraziamento per come mi ha sostenuto nel mio servizio per l'Italia e per gli italiani - dice - Anche recentemente mi ha invitato a continuare». Dimostrare di avere dalla tua un «eroe nazionale» ti preserva da qualsiasi critica. Così ha anche la scusa per non partecipare all'inaugurazione della fiera del Levante a Bari e non ha nemmeno il tempo di andare a Gubbio dai suoi ragazzi del Pdl, e magari rispondere a qualche imbarazzante domanda sui rapporti con Gianfranco Fini. Ma lui ha buon gioco, e a favore di telecamera ripete che il funerale è stato «un successo, perché la gente apprezza chi fa ed è lontana da chi chiacchiera, calunnia, mistifica e insinua». Così, dopo che nel corso degli anni con la sua professionalità Mike Bongiorno gli ha regalato successo imprenditoriale e soldi a palate, ieri è riuscito anche a salvarlo da situazioni non particolarmente gradite. Allegria!

[fonte: IL MANIFESTO del 13/09/09]

Nessun commento: