31/03/08

petizione osservatorio di genere nei mass media

Giusta ed importante petizione quella creata da Rosa P:

"Ho creato questa petizione perchè non è possibile che in ogni pubblicità e programma si senta l'esigenza di umiliare la figura femminile ed omosessuale. Dalla recente pubblicità della Bella Topolona, ho voluto creare questa petizione poichè non è l'unica pubblicità in cui mostra la donna come un pezzo di carne da macello. Per cui azione lesiva nei confronti di queste persone, quindi ne deriva una violazione dei diritti umani sento l'esigenza di un osservatorio, poichè un paese civile e paritario non puo compiere queste azioni contro la costituzione. E' inoltre necessario poichè attraverso i mass media si posono formare purtroppo pregiudizi assimilati dalle giovani generazioni che apprendono questi messaggi. Vogliamo un osservatorio di genere del modello scandinavo, per i diritti dei cittadini donne e gay.
Come è possibile che è più importante il piacere maschile della dignità della donna? come è possibile che si censuri un bacio tra due omosessuali mentre nessuno si preoccupa quando viene mandato in onda un programma o uno spot che umilia quest'ultimo? come è possibile che la morale sia più importante dell'essere umano?
Ci rendiamo conto che stiamo creando cittadini di serie a e di serie b?
Tutti si preoccupano della 194 e l'emancipazione sessuale femminile, ma all'uomo è permesso perfino di di mercificarci.
Non esistono cittadini di serie b o di serie a pertanto i diritti di tutti vanno rispettati."
Rosa P



29/03/08

Tibet libero - con Grillo per "La Giustizia"

Se gli Stati Uniti avessero invaso il Messico. Se la Francia avesse occupato l'Algeria. Se l'Australia avesse dichiarato guerra alla Papua Nuova Guinea. Se il Giappone avesse annesso la Manciuria. Se l'Italia tornasse di nuovo in Libia con le cannoniere.Se tutto questo fosse successo nell'anno delle Olimpiadi negli Stati Uniti, in Francia, in Australia, in Giappone, in Italia. Le Olimpiadi si sarebbero tenute lo stesso in questi Paesi? In nome di cosa? Del WTO? Della globalizzazione? Del consumismo?
Il Governo italiano ha calato i pantaloni alla marinara di D'Alema (nessuno pensava che avrebbe fatto diversamente).

L'umanità ha un debito enorme nei confronti del Tibet, della sua cultura, dei suoi abitanti. Lo ha lasciato solo per quasi sessant'anni in nome della realpolitik. Un comportamento semplice da capire. Se sei grosso puoi invadere, distruggere, sterminare. Se sei piccolo e hai il petrolio, allora sono c...i tuoi. Cecenia docet. Iraq ridocet.
Il blog lancia oggi una petizione al segretario dell'Onu per un Tibet libero.

Inviate il messaggio:
"Free Tibet. Stop to the China Olympic Games"
al segretario delle Nazioni Unite e diffondete l'iniziativa.

La ruota del samsara vi premierà.
Free Tibet
Postato da Beppe Grillo nel suo BLOG il 28.03.08 11:27

27/03/08

Inchiesta sulla gara d'appalto dell'impianto di teleriscaldamento dell'Ospedale di Udine

I giornali e le tv ne hanno parlato pochissimo oppure non ne hanno proprio parlato!

In questo video il direttore di Friulinews spiega brevemente cos'ha scoperto facendo un po' di ricerche riguardanti la gara d'appalto dell'impianto di teleriscaldamento dell'Ospedale di Udine. Le cifre in ballo sono altissime!!! Si parla di un impianto che verrà a costare 60 milioni di euro e il cui mantenimento trentennale si aggira attorno ai 500 milioni di euro!!!

Guardalo e raccontalo in giro!

Puoi seguire inoltre la discussione aperta sul forum del meetup di Udine: discussione

25/03/08

FREE TIBET VIGIL - AntiQuark pro Tibet Freedom

VIDEO + FOTO -
Last Saturday in Balboa Park, San Diego, AntiQuark contributed in the organization of a Vigil to help the Tibetan cause.
Sabato scorso al Bilboa Park, a San Diego (California), AntiQuark ha dato il suo contributo nell'organizzazione de "a Vigil to help the Tibetan cause".
There are pictures in a new folder called "AntiQuark pro Tibet Freedom" in the pics section.
Trovi le foto nella nuova cartella chiamata "AntiQuark pro Tibet Freedom" nella sezione immagini.
You can listen to the Tibetan Anthem here:
L'inno Nazionale Tibetano lo puoi ascoltare guardando il video:




VIGIL FOR TIBET IN SAN DIEGO

I helped organize this, please come and tell all the people you know!
Ant D.

VIGIL FOR TIBET

Saturday, March 22, 2008
3 to 5 pm
Balboa Park, corner of 6th and Laurel

Events
The vigil will include singing the Tibetan national anthem, chanting, brief presentations on the situation in Tibet, and action alerts.

A Colorful Gathering
Tibetans and their supporters in the San Diego community will be present in national dress, with Tibetan flags, prayer flags, and other symbols of Tibet’s unique national and cultural heritage.

Background
For almost 50 years, Tibetans have undergone untold suffering in their quest for human rights, religious rights, and self-determination. A massive influx of Chinese military is under way, and unknown numbers are wounded or dead or incarcerated and undergoing torture. We wish to stand in solidarity with them and provide attendees with information about public officials to contact to press for government action to end repression in Tibet.

News Reports and Action Alerts
Around the world, the online community is getting on board to support H.H Dalai Lama’s call for restraint and dialogue.

* International Campaign for Tibet provides up-to-date news and a way to contact Congress on its website: http://www.savetibet.org

* Avaaz.org, a global online advocacy site, has launched a petition to Chinese President Hu Jintao. Already, over 100,000 people have signed the petition. Click here to sign the Avaaz.org petition. Please forward this petition to your friends.

Organized by the Tibetan Community of San Diego and San Diego Friends of Tibet
AntiQuark 25 mar 2008, 09.00

24/03/08

Free Tibet: no alle olimpiadi? Questa è l' occasione irripetibile per una svolta...


Mi sono chiesto se questa mia petizione e tutte le altre nate in questi giorni servano o no alla causa, bhè credo che sia relativo , perchè i giochi verranno fatti comunque perche' è l'America che li vuole; leggendo diversi giornali, blogs su cosa sta succedendo nel mondo mi sono fatto un'idea abbastanza chiara di quello che sta succedendo: la Cina, in termini di repressione non ha cambiato nulla, e' sempre la stessa Cina, ha solo falsato il tutto dietro questa nuova immagine di capitalismo, e tecnologia e "liberta'", ma non c'e' liberta' in Cina.
Il fatto che abbiano oscurato youtube ci dice tutto, ho letto anche di un'ingegnere donna che e' andata a lavorare in Cina e ha cercato di salvare (portandosela in Italia), una donna cinese che e' stata obbligata ad abortire ed a momenti le facevano fuori tutte e due...non e' riuscita nell'intento e momenti la facevano secca la nostra connazionale.
I cinesi hanno paura e non parlano, non fanno niente sono terrorizzati dal governo, perfino quelli in Italia ho letto sulla stampa che a Roma hanno provato a intervistare diversi cinesi romani su cosa pensano del Tibet e o non dicevano nulla o evitavano alcuni ridevano della domanda imbarazzante....

"...il problema e' che l'America ha tolto la Cina dalla lista nera perche' ha bisogno della Cina per il commercio e perche' sembra la Cina stia aiutando finanziariamente questi USA che sono allo sfascio comprando le azioni a poco prezzo e te lo posso dire io che ci vivo...( è una cara amica che mi scrive da San Diego - USA ) c'e' recessione non c'e' storia...quindi per dare il contentino alla cina gli USA hanno spinto per fare queste olimpiadi la' e innalzare la loro terribile immagine di popolo torturatore...(ho letto su tibet.org le torture che fanno ai tibetani ho dovuto smettere mi veniva da vomitare, non puoi resistere)... quindi tutto questo per dirti che le olimpiadi si faranno gli USA non si ritireranno mai, se pero' la gente lo sa e fa sabotaggio, e' un gran bene, se la gente non le guarda, non compra, non ci va...che cosi' fanno un MEGAFIASCO sarebbe una gran cosa, quindi da questo lato serve molto fare sensibilizzazione e spingere la gente a boicottare, non solo le olimpiadi tutto quello che viene dalla cina, fino a che non si mettono in testa di essere un popolo civile, io ti dico, non compro piu' niente, lo so che e' difficile, ma leggo bene prima e se posso evitare evito. Stiamo organizzando anche una manifestazione - meditazione per il tibet per il giorno di pasqua, io saro' parte integrante, mi hanno chiesto se la voglio fare e organizzare.

Insomma fare casino serve anche per stare vicini a questa gente che non si sentano soli, se vengono a sapere tramite internet che il mondo e' con loro non puo' che far piacere, non essere ignorati e dimenticati.

qui di seguito gli indirizzi di alcune petizioni online per dire no alla repressione, per dire FREE TIBET!

http://firmiamo.it/boicottiamoleolimpiadi

http://terrainagonia.wordpress.com/2008/03/17/petizione-per-il-tibet/

http://actionnetwork.org/campaign/supporttibet?qp_source=an1

http://actionnetwork.org/campaign/tibet_IOC

Una petizione da 600mila firme in tre giorni: l'appello lanciato dal sito canadese Avaaz.org, già attivo in passato per campagne su Iraq e Libano. "Il governo cinese deve dare segni di apertura al Tibet", chiede la petizione http://www.avaaz.org/en/tibet_end_the_violence/

Ticino: petizione al Consiglio Federale ed al Parlamento per il diritto all'autodeterminazione del popolo tibetano:http://www.ticino-tibet.ch/petizione.htm

Alcuni commenti dei firmatari:

  • I Giochi olimpici sono bagnati del sangue dei tibetani". Fermate la strage!!!
  • La Cina deve lasciare il Tibet libero e finire di torturare un popolo innocente. E' un genocidio immane della portata dell'Olocausto. Dobbiamo fare tutto quello in nostro potere per fermarli. Boicottiamo tutto quello che e' Cina fino al giorno in cui si....
  • NO ALLE OLIMPIADI IN CINA
  • Questa è l' occasione irripetibile per una svolta...
  • Sappiamo quale sia il valore ed il significato assunto negli anni delle Olimpiadi. la cina non merita di rappresentare tale valore !!!
  • una giusta e pacifica risposta all'arroganza...
  • Sono uno sportivo ; pratico sport e da sempre credo nei suoi valori ; ho preso una decisione a seguIto di quello che sta accadendo .. BOICOTTERO' LE OLIMPIADI NON GUARDANDOLI.
  • Come si può stare a guardare tutto questo impassibili? Com'è possibile rimanere indifferenti a ciò..siamo nel 2008 e dov'e la civiltà?ma che coscienza! Io adoro le Olimpiadi ma preferisco non guardarle.NON FATE FINTA DI NIENTE, AIUTATE I PIU' DEBOLI
  • Ignorare i diritti calpestati degli altri può avere come effetto che gli altri ignorino i nostri. Ma se l'indifferenza è a catena, anche l'interesse e la mobilità lo sono.I regimi oppressivi possono sorgere ovunque. Protestiamo pacificamente.
  • TROVO ORRENDO QUELLO CHE STA SUCCEDENDO IN TIBET. E ALTRETTANTO VOMITEVOLE L' INDIFFERENZA E L'IPOCRISIA DI MOLTI PAESI. BUSINESS IS BUSINESS E' LA PAROLA D'ORDINE, NO? BENE NON PER ME. NO A QUESTE OLIMPIADI CHE GRONDANO SANGUE INNOCENTE.
  • E' una vergogna tutto quello che sta accadendo in Cina, non solo per quanto riguarda i monaci tibetani ma anche per quanto riguarda gli animali. chiediamo libertà per uomini e animali. fate qualcosa. liberazione umana=liberazione animale
  • Mi vergogno ad essere cittadino del mondo se alle spalle di ki muore soggiogato alla violenza di una dittatura si pretende di dimenticare e festeggiare in casa di ki uccide e reprime negando qualsivolglia diritto.....ITALIA NO ALLE OLIMPIADI DELLA MORTE..
  • Lo sport dovrebbe unire e non dividere, ma non possiamo restare ancora inermi di fronte all'ennesimo stritolamento dei fondamentali diritti umani in un paese che tanto ha donato al cammino interiore dell'uomo ... free tibet



















23/03/08

Metti tre giorni a Bolzaneto

Metti tre giorni a Bolzaneto. Metti una caserma in collina, all’ingresso di Genova. Metti Fini, vice presidente del Consiglio, in cabina di regia. Nella sala operativa della questura. Metti Castelli, ministro della Giustizia, in visita guidata notturna alla caserma. Metti che veda ragazzi nella posizione del cigno. Gambe divaricate, braccia al muro. Metti che dopo vada a dormire.
Metti la polizia che tortura ragazzi e ragazze inermi. Italiani e stranieri. Metti braccia spezzate, denti spaccati, mandibole rotte. Metti donne costrette a spogliarsi di fronte ai poliziotti. Metti minacce di stupro. Metti manganelli in mezzo alle gambe. Metti detenuti costretti a gridare: “Che Guevara figlio di una puttana”. Metti persone inermi a terra. Metti costole rotte a calci. Metti teste spaccate. Metti gente terrorizzata, senza sonno, senza cibo.
Metti politici italiani che propongono la moratoria per la pena di morte. Metti la Bonino e D’Alema contenti come dei bambini. Metti l’Italia che non ha ratificato dopo ventuno anni la convenzione dell’ONU che vieta la tortura. Metti un’Italia in cui non è punibile il reato di tortura. Metti i torturatori di Bolzaneto accusati solo di abuso di ufficio. Metti l’abuso di ufficio prescritto nel 2009. Metti l’Europa che ci considera una nazione di buffoni, di neo fascisti e di post comunisti.
Metti Berlusconi e Fini che fanno un nuovo G8 ad Arcore. Metti cittadini, molti cittadini, che vogliono partecipare. Metti il reato di tortura non ancora introdotto in Italia. Metti Castelli svegliato nel cuore della notte per controllare. Metti i responsabili politici dei fatti di Bolzaneto puniti dalla legge. Metti il Parlamento che introduce il reato di tortura.
Metti un treno di mezzanotte che ci porta lontano, in un paese civile. Un’aria leggera dal finestrino aperto.
V-day 25 aprile. Informazione libera in libero Stato.
Postato da Beppe Grillo sul suo Blog il 22.03.08 13:37 | |

22/03/08

Anniversario del Colpo di stato in Argentina UN GENOCIDIO IMPUNITO

1976 – 24 Marzo - 2008

L’Anniversario del Colpo di stato in Argentina rappresenta un giorno in più nella lotta per La Memoria, la Verità e la Giustizia Sociale

UN GENOCIDIO IMPUNITO

Proprio in questa data dobbiamo segnalare ciò che spesso si dimentica: i perché, un’intera generazione di argentini, che rappresentava una speranza per l’intero paese, fu perseguitata e massacrata. L’uccisione di 30.000 persone, gettate in fosse comuni o nei mari, non avvenne per la semplice pazzia sanguinaria dei militari argentini.

Gli ufficiali argentini e latinoamericani sono stati addestrati nelle scuole militari degli Stati Uniti ad utilizzare i carri armati, il sequestro, la tortura e la scomparsa di persone (Desaparecidos) contro i movimenti popolari, per disarticolarli e annientarli. Sistema questo utilizzato per la prima volta nella storia dai militari francesi in Algeria. I militari argentini diventarono esperti in questo campo, fornendo a sua volta già negli anni ottanta, consulenze sul sistema di repressione sviluppato durante la dittatura, inviando ufficiali per addestrare le forze armate del Salvador, Spagna e Turchia.

Tutto ciò è avvenuto per l’applicazione di un piano internazionale voluto degli Stati Uniti, in funzione dei grandi interessi economici, con la complicità attiva dell’oligarchia argentina e dei vertici della Chiesa Cattolica (salvo una parte di preti che scelse di rimanere vicino al movimento popolare, pagando con la vita questa scelta).

L’America Latina fu il banco di prova per l’applicazione della teoria economica Neoliberiste, creata dall’austriaco Friedich August Von Hayet nel 1947 assieme ad un gruppo d’intellettuali riuniti nella Mont Pelerin Society in Svizzera.

Le sue teorie vengono applicate per la prima volta non a caso nel Cile di Pinochet, con l’assessorato economico dei Chicago Boys degli Stati Uniti, poi in Bolivia, per arrivare in Argentina nel 1976 insieme ai militari golpisti.

Hanno affogato nel sangue la resistenza sociale in Argentina e in tutta America Latina, per portare a termine lo smantellamento degli Stati e applicare il Neoliberismo, che poi si estese in gran parte del pianeta attraverso altri metodi.

Nel 1983, finito il suo compito, la dittatura se ne andò e per un po’ di tempo abbiamo creduto che la democrazia potesse svolgere il suo vero ruolo di fronte alla storia e al futuro, pero, velocemente cancellarono questa speranza. Il sogno oligarchico e militare di una nazione senza popolo non è morto insieme alla dittatura, ritorna ad essere protagonista nell’iniezione di un forte senso d’impunità, attraverso le leggi di Obbedienza Dovuta e Punto Finale (Oggi abrogate) messe in atto dal presidente costituzionale Raùl Alfonsin, e poi dagli indulti a tutti i generali realizzato da Menem, e tuttora vigenti. Il risultato fu la libertà per tutti i militari.

Tutti sanno che non è possibile superare una simile pagina della storia senza giustizia e dignità, ancor meno su rovine fumanti, chiazze di sangue e povertà. Quello che hanno fatto i militari, i loro economisti e consiglieri USA con la tortura e la sparizione, Menem lo prosegui con la povertà e repressione da un lato e il ricatto del 1 a 1 tra Peso e Dollaro dall’altro (tranello questo in cui la classe media argentina cadde rovinosamente, situandosi in un limbo consumistico totalmente irreale, fino al tracollo della fine anni 90).

Non esisterà vera pace, se non raggiungeremo una chiara giustizia sociale e senza il riconoscimento storico che quella generazione merita, per tutti i Desaparecidos, che si opposero alla costruzione del paese disarticolato e profondamente ingiusto che oggi abbiamo.

Ancora oggi, nonostante alcuni cambiamenti di facciata, chi è sopravvissuto alle grinfie della dittatura militare, può ritrovare il suo carnefice camminando nelle strade o nel bancone di un bar. Molti bambini ormai adulti, figli di Desaparecidos, continuano ad essere mantenuti all’oscuro della loro vera identità, lontano dalle loro famiglie legittime. Circa il 50% della popolazione vive sotto i livelli di povertà, dove ancora oggi si verificano molti casi di persone morte per denutrizione. Tutto ciò è frutto di quel sistema economico costruito sulle rovine di un vero e proprio genocidio, e nonostante l’attuale governo venga spacciato per paladino dei diritti umani continuano ad esserci prigionieri politici in Argentina e gravi violazioni dei diritti umani nelle carceri o morti ammazzati nelle manifestazioni, come Calos Fuentealba ucciso dalla polizia mentre manifestava per il rinnovo del contratto nazionale degli insegnanti.

Il governo dei Kirchner deve fornire le strutture per realizzare i processi contro i militari, non serve a niente affermare un principio se poi non si fa in modo che questo si possa applicare. Inoltre deve affrontare con decisione la riforma delle forze armate in senso democratico, togliendo dalle diverse forze tutti i militari coinvolti con la dittatura e che oggi rappresentano una vera mafia che controlla pezzi interi dello stato argentino. Lo dimostra il controllo sui diversi traffici di droga e armi a carico della polizia, o l’utilizzo del sequestro e scomparsa di persone come nel caso del compagno Julio Lopez, testimone nel processo contro il capo della polizia di Buenos Aires durante la dittatura.

Anche per ciò che oggi vive il paese, per tutto quello che rimane della dittatura nella vita politica ed economica in Argentina, affermiamo che non ci sarà posto per l’oblio e il perdono.


Non cerchiamo vendetta, bensì una giustizia sociale vera per il nostro popolo, sulla quale poter costruire una società libera e sovrana.

E se ancora quella parola cosi nobile, l’internazionalismo, mantiene il suo significato, questa nostra tragedia non dovrebbe essere sentita come qualcosa di lontano, perché in realtà è vicina a vecchie pagine della storia Italiana. Riconoscere questo sarebbe un modo in più per dare giustizia ai nostri compagni caduti, i nostri 30.000 Desaparecidos.

Spesso in questi ultimi decenni, hanno dato per spacciata quella vitalità che ha sempre contradistinto l’America Latina. Oggi il vento Bolivariano che attraversa il continente dimostra il contrario. Oggi, ogni movimento popolare porta nel suo zaino questa storia, come un pezzo fondamentale della storia per la liberazione dei popoli. Anche per questo motivo il loro sacrifico non è stato vano.

Oggi non è la fine della storia, come qualcuno vorrebbe, è semplicemente il primo giorno, per continuare a costruire, alzando gli occhi e guardare il cammino.

Loro, i Desaparecidos di tutto il continente Latinoamericano, di ieri e di oggi sono lì, a fianco di ogni lotta, di ogni resistenza contro il Neoliberismo in ogni angolo del pianeta.

Direttivo Ass. Argentina Vientos del Sur Udine - Italia

Le conseguenze della dittatura argentina

30.000 Persone scomparse, uccise dai militari e gettate nelle fosse comuni o nei mari, delle quali 442 sono italo-argentini e

44 italiani nativi.

1.500.000 di esiliati politici.

10.000 prigionieri politici.

365 Campi di sterminio.

500 Bambini nati nei campi di sterminio e rubati dai militari alle loro famiglie.

12.500 Soldati di leva e inesperti inviati in guerra contro gli inglesi. Dei quali diverse migliaia sono caduti in quella guerra.

43.000 Milioni di dollari di debito estero (nel 1983).

2.000.000 di emigrati per la crisi economica.

Gran parte dei militari e dei giudici collaborazionisti sono ancora liberi.

www.vientosdelsur.org



Anniversario del Colpo di Stato In Argentina

Concerto con

Lino Straulino

Franco Stocco - Luciano Marangone

“Fûr dai dincj”

Introduzione

TESTI E VOCI NARRANTI

LIVIA CANZI - GLADYS CUDIS

29 Marzo 2008

Teatro Bon

Ore 20.30

Colugna (Tavagnacco-Udine)

Proposto da:

Con il Patrocinio Comune di Tavagnacco

Ass. Argentina Vientos del Sur

ANPI Comunale Tavagnacco

CGIL CISL UIL Udine

Ingresso Libero

Con Contributo Volontario

18/03/08

'Il Tibet non siamo noi' di FLAVIA AMABILE da lastampa.it


Tra i cinesi romani fra indifferenza e distacco. 'A noi interessa solo lavorare'

FLAVIA AMABILE

Ieri mi hanno chiesto di fare un giro fra i cinesi di Roma per capire che cosa ne pensavano della strage in corso in Tibet. Di domenica pomeriggio le saracinesche dei loro negozi sono abbassate. Li incontri nelle strade dell’Esquilino a gruppi, in coppia. Ti avvicini, provi a superare le loro diffidenze per chiedere loro che cosa pensano di quello che sta accadendo in Tibet, parli della rivolta dei monaci, dei morti voluti da Pechino.

C’è un negozio di parrucchiere aperto, dentro decine di donne e anche alcuni ragazzi. Una donna si fa tradurre le domande dalla figlia poi sorride ma dice di non voler rispondere, un’altra scuote la testa gentilmente, molti ridono alla semplice idea che qualcuno voglia fare domande così ridicole o soltanto imbarazzanti.

Ma altri sanno bene di che cosa parlano Tg e giornali di tutto il mondo. Lu Jiao ha una ventina d’anni, tiene per mano la figlioletta di tre anni. «I morti in Tibet? No, non è una buona cosa». Qualcuno si gira a guardarla, non è chiaro se disapprovi quello che dice o il fatto stesso di dirlo. Ma intanto Lu Jiao ha parlato, e nessuno la contraddice.

Più avanti un lui e una lei si scambiano timide effusioni all’angolo di un grande magazzino. Lei dice di chiamarsi Yi Ping. In italiano, Ilaria - precisa. Ma non si azzarda a dire nulla di più. E’ lui a rispondere. Di nome fa Li He, e per gli italiani ha scelto Luigi: «Il Tibet non è Cina, non mi piace obbligarli, mandare i soldati, i carri armati». Lei annuisce, convinta. Hanno quarant’anni in due Ilaria e Luigi, Pechino è lontana migliaia di chilometri ma è impossibile far dire loro qualcosa di più. Del tutto impossibile fotografarli.

Il centro dell’Esquilino, il quartiere più multietnico di Roma, sono i giardini. Lì incontri i filippini a gruppi, le ucraine a passeggio senza uomini, i cingalesi seduti sui muretti. I cinesi no, se ne stanno nei loro negozi, anche quelli con le saracinesche abbassate, a giocare a carte o a dadi. Wen Ming ha una quarantina d’anni, esce in fretta da un supermercato semichiuso. Se lo fermi finge di non sapere nulla poi si guarda intorno con l’aria di uno che abbia timore di veder spuntare una spia da un momento all’altro. «Pechino non si sta comportando bene ma gli italiani devono andare alle Olimpiadi. Tutti i Paesi devono andare alle Olimpiadi. Tanti cinesi hanno bisogno di lavorare e le Olimpiadi portano lavoro». Poi però chiude la porta del supermercato e scompare facendoti capire che se cerchi qualcuno con cui parlare non è lì che lo troverai.

Sotto i portici di piazza Vittorio c’è un viavai di persone di ogni angolo di mondo. Cinesi, pochi. E quei pochi non sono lì a bighellonare o perdere tempo come gli altri: sono coppie di fidanzati, donne con figli o amiche, e vanno in posti ben precisi, lo si capisce da come camminano. Mu Jin è una donna di almeno cinquant’anni, una nonna con figlia e nipotini al seguito. Scuote la testa quando capisce che vorremmo parlare di Tibet. «Il Tibet è Tibet, la Cina è un’altra cosa ma a che serve dirlo? Le nostre parole sono inutili. Ci sono Paesi che condannano Pechino? Siamo persone oneste, viviamo in Italia da anni, speriamo che questo non ci rovini il lavoro».

Anche la figlia è d’accordo: «Cosa vuoi che ci importi del Tibet? Siamo qui, cresciamo i nostri piccoli qui, li facciamo studiare nelle vostre scuole. A Pechino decidono quello che vogliono ma a noi interessa soltanto sapere che possiamo continuare a fare i nostri affari, ad acquistare merci in Cina e venderle qui. Se i nostri Paesi litigano per noi la situazione si fa complicata, se invece restano in pace tutto va bene». Ma allora questo vuol dire che l’Italia e gli altri Paesi occidentali devono restare indifferenti a osservare quello che sta accadendo senza intervenire, senza dire nulla? La ragazza dà una scrollata di spalle. «Senza lavoro come possiamo andare avanti? E allora se governo si comporta come si comporta sono fatti suoi. A noi interessa solo continuare a fare affari».

Vignetta ' Il Papa e il Tibet' - Copyright Blog 'Diritto di cronaca'



17/03/08

La scelta della data del 13/4 per il voto anzichè il 6/4 può apparire casuale ma non lo è affatto!


Oggetto: I: Vergogna!!!

... che dire?! Se potesse servire un giorno, a chiederci, almeno scusa,
chissà... Intanto fate girare, prego.

Scandaloso e vergognoso è veramente dire poco!!!
La scelta della data del 13 aprile per il voto in alternativa a quella del 6 di aprile può apparire casuale ma non lo è affatto: votando il 6 aprile, infatti, i parlamentari alla prima legislatura non rieletti non avrebbero maturato la pensione, votando invece come stabilito dal Consiglio dei Ministri il 13 aprile, ovvero una settimana dopo, acquisiranno la pensione'.
''E poi parlano di voler fare l'election day per ridurre i costi della politica - ironizza qualcuno- ben altri saranno i costi di queste
pensioni, non solo in meri termini quantitativi, ma anche per il messaggio dato al Paese, perché questo è il tipico esempio di come fatta la legge viene subito trovato l'inganno''.

MORALE DELLA FAVOLA 300.000.000 DI COSTI PER QUESTA GENTACCIA CHE DOPO
POCHISSIMI MESI SENZA FAR NULLA GIA' HANNO UNA PENSIONE DI PLATINO ALLA
FACCIA DEI PENSIONATI CHE DOPO UNA VITA DI LAVORO ADESSO PER MANGIARE
RACCATTANO LA VERDURA RIMASTA A TERRA NEI MERCATI.

FATE GIRARE QUESTE INFORMAZIONI, TUTTI DEVONO SAPERE !!!

I TG corrotti E PREZZOLATI NON LO DICONO, I GIORNALI NEMMENO, SOLO INTERNET PERMETTE DI CONOSCERE QUESTA SCHIFEZZA.

Ciao a tutti e buona giornata,
un affezionata al Blog di CultCorner

16/03/08

boicottiamo le olimpiadi

boicottiamo le olimpiadi
http://firmiamo.it/boicottiamoleolimpiadi

Figlia di desaparecidos denuncia i genitori adottivi


ARGENTINA

È la prima vittima dei golpisti a portare in tribunale la famiglia

Figlia di desaparecidos denuncia
i genitori adottivi: «Ladri di bambini»

«Voglio per loro 25 anni di carcere»

Fonte: Corriere della Sera


Quelli che pensi siano i tuoi genitori, irascibili e violenti ma comunque la tua famiglia, un giorno scopri che sono dei «ladri», che t'hanno sottratto neonata a una donna rinchiusa in un centro clandestino di tortura «per soddisfare il desiderio egoista di avere un figlio»: «In nome di tutti i bambini nelle mie condizioni, nell'interesse dell'intera società» María Eugenia Sampallo Barragán vuole adesso — ed è il primo caso in Argentina — che quella coppia sia riconosciuta colpevole di sequestro e negazione di identità, e condannata al massimo della pena, 25 anni di galera. Gli stessi chiesti ieri dal pm. Più o meno il periodo che lei, ora trentenne, ha passato a casa dei due impostori, la signora Gómez e il signor Rivas, con la finta madre che non faceva che gridare e una volta — così ha testimoniato in aula una vicina — arrivò a dirle: «Se sei tanto ribelle devi essere figlia di una guerrigliera...». Comunque non sua. Il 24 luglio del 2001 l'esame del Dna ha provato definitivamente che María Eugenia è nata da due militanti comunisti, Mirta Mabel Barragán e Leonardo Ruben Sampallo, operai attivi nel sindacato e per questo nel 1977 sequestrati e fatti sparire dalle squadre al servizio dei militari golpisti. Rinchiusa nel centro di tortura Club Atlético e poi a El Banco, Mirta viene tenuta in vita fino al '78: è incinta, e la bimba che dà alla luce a febbraio di quell'anno può rientrare nel «traffico» di figli di dissidenti (almeno 500, calcolano le Nonne di Plaza de Mayo, 88 ritrovati finora) affidati a famiglie vicine al regime. È la sorte di María Eugenia. Grazie all'intervento dell'ex capitano Berthier — coimputato dei finti genitori nel processo in corso a Buenos Aires — vecchio amico della Gómez, la coppia a maggio del '78, riceve la neonata e usando un falso certificato di nascita la registra come figlia propria. «Un oggetto — accusa l'avvocato della ragazza —. Rivas e Gómez non sono mai stati una famiglia per lei. La trattarono come un oggetto, cancellarono la sua identità e la privarono del legame con la sua famiglia, che l'ha cercata per 24 anni».

Certamente l'ha fatto la nonna Barragán. Ma anche un fratello maggiore, nato dalla precedente unione della madre, come nella trama del film Hijos (figli) dell'italoargentino Marco Bechis si è impegnato tanto per ritrovarla. I primi dubbi a María Eugenia vengono già da bambina e sono gli stessi genitori a instillarglieli. Quando la piccola ha 7 anni, Rivas e Gómez le confessano che è stata adottata, inventando però via via delle storie sempre più perverse: che i suoi veri genitori sono morti in un incidente d'auto, che sua madre è una domestica che ha regalato loro la bambina, anzi no, che è un'hostess rimasta incinta in Europa in seguito a una relazione extraconiugale... Una marea di bugie, unite a liti furibonde e maltrattamenti, che nel 2000 — María Eugenia già è andata via di casa da due anni — convincono la ragazza a bussare alla porta della Commissione nazionale per il diritto all'identità (Conadi), istituita presso il ministero della Giustizia argentino.

A riceverla è Claudia Carlotto, coordinatrice della Conadi — nonché figlia della leader delle Nonne di Plaza di Mayo, Estela — che l'aiuta ad avviare le ricerche per l'identificazione dei veri genitori (è proprio lei a comunicarle il nome della madre), e a impostare il processo ora arrivato alla fase del dibattimento. Un percorso faticoso e commovente per María Eugenia, raccontano, fatto anche di pressioni psicologiche, di telefonate mute e intimidazioni, soprattutto da parte di quel capitano Berthier, l'intermediario coimputato, il vecchio e ambiguo amico di famiglia. «María Eugenia è una ragazza molto coraggiosa — dice al telefono Estela Carlotto —, la prima vittima in Argentina a portare in tribunale i "ladri" che l'hanno sequestrata. Ci auguriamo che la condanna sia esemplare».

Alessandra Coppola 13 marzo 2008

info by Ass. Argentina "Vientos del Sur" Udine-Italia
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Anniversario del Colpo di Stato in Argentina con Lino Straulino

Anniversario del

Colpo

di Stato

In Argentina

Concerto con

Lino straulino

Franco Stocco

Luciano Marangone

“Fûr dai dincj"

Con Introduzione di Voci Narranti

29 Marzo 2008

Teatro Bon

Ore 20.30

Colugna (Tavagnacco-Udine)

Dall’Argentina alla Carnia



No alle Olimpiadi di sangue

L’Italia non deve partecipare alle Olimpiadi di Pechino. I Giochi Olimpici sono bagnati del sangue dei tibetani. A Lhasa sono morte almeno 100 persone, alcune bruciate vive. Protestavano nell’anniversario della sanguinosa repressione cinese del 1959.
Il buddismo non è una religione di conquista, non ha causato stragi secolari come le religioni monoteiste. Il buddista può essere ucciso, ma non uccide. Il governo cinese minaccia nuove stragi se i tibetani non cesseranno le manifestazioni entro lunedì. Li minaccia a casa loro, in una nazione occupata. Minaccia un popolo costretto in gran parte all’esilio. Di cui ha distrutto i monasteri. Di cui vorrebbe cancellare l’identità con una immigrazione selvaggia.
I tibetani sono uno dei popoli più pacifici della terra. Da decine di anni è in atto nei loro confronti un piccolo olocausto dagli occhi a mandorla, ma l’Occidente volta sempre la testa dall’altra parte. Pecunia WTO non olet. Né Valium, né lo psiconano hanno voluto ricevere il Dalai Lama in visita in Italia lo scorso autunno. E’ stato trattato come un paria, prima gli affari, poi i diritti civili. I nostri grandi statisti: la vergogna internazionale d’Italia.
Gli atleti italiani rinuncino alle Olimpiadi. Facciano outing contro la dittatura, sarà la migliore azione della loro vita. Figli e nipoti ne saranno fieri. Molti taliani gliene daranno merito. Li ospiterò a casa mia durante le Olimpiadi e, come rimborso, li pagherò come personal trainer.
Le Olimpiadi di Pechino non si possono celebrare sui massacri di Lhasa. Per ogni finale olimpica, per ogni premiazione ci sarà il ricordo di un tibetano assassinato e di una Nazione stuprata sotto gli occhi indifferenti del mondo. Ho incontrato il Dalai Lama a Milano. Ho incontrato un uomo buono, aperto, disponibile, ma assolutamente determinato a restituire la libertà al suo popolo. Lo saluto da questo blog.
No alle Olimpiadi di sangue.
Postato da Beppe Grillo sul suo BLOG il 15 marzo alle 12:51




09/03/08

Violenza sugli animali - SCONSIGLIATO IL VIDEO A PERSONE EMOTIVE E BIMBI

SCUSATE! MA CHI PUO' LO GUARDI ATTENTAMENTE QUESTO VIDEO E NE LEGGA IL MESSAGGIO!

arte ?? crudele !! Por favor, leedlo hasta el final!

A tutti, per favore, non è uno scherzo.

Iscrivetevi alla petizione perchè quello che è successo lo vogliono ripetere!!!
Come forma di espressione artistica hanno lasciato morire un cane di fame e di sete nella sede della Biennale centroamericana di arte.

L' "artista"si chiama Guillermo Vargas Habacuc.artecrudele

Iscrivetevi alla petizione (non si paga nulla e non serve registrazione) per favore



Por favor, leedlo hasta el final, hay que ser un verdadero hijo de puta para hacer esto. Lo peor es que el mal nacido este se hace llamar 'artista': En el año 2007, Guillermo Vargas Habacuc, un supuesto artista, cogió aun perro abandonado de la calle, lo ató a una cuerda cortísima en lapared de una galería de arte y lo dejó allí para que murieralentamente de hambre y sed:Durante varios días, tanto el autor de semejante crueldad como losvisitantes de la galería de arte presenciaron impasibles la agonía delpobre animal:hasta que finalmente murió de inanición, seguramente tras haber pasadopor un doloroso, absurdo e incomprensible calvario.¿Te parece fuerte?Pues eso no es todo: la prestigiosa Bienal Centroamericana de Artedecidió, incomprensiblemente, que la salvajada que acababa de cometereste sujeto era arte, y de este modo tan incomprensible GuillermoVargas Habacuc ha sido invitado a repetir su cruel acción en dichaBienal en 2008.¡¡IMPIDÁMOSLO!!!Firmad aqui: http://www.petitiononline.com/13031953/ (no hay quepagar, ni registrarse, ni nada peligroso, y merece la pena) paraenviar una petición y que este hombre no sea felicitado ni llamado'artista' por tan cruel acto, por semejante insensibilidad y disfrutecon el dolor ajeno.Es muy fácil, se tarda 10 segundos y es seguro, si perdemos el tiemporeenviando tonterías que nadie se cree, bien podemos dedicar un pocode ese tiempo a intentar evitar que otro animal inocente sufra lacrueldad de este, y otros, sádico y repugnante 'ser humano':REENVÍA ESTE MENSAJE A TODOS TUS CONTACTOS, POR FAVOR.Pd: si pones el nombre del 'artista' en Google salen las fotos de estepobre animal, y seguramente también te saldrán páginas web dondepodrás contrastarlo y ver que es verdad.

COMUNE IN PROVINCIA DI PORDENONE VUOLE UCCIDERE I CANI DEL CANILE. L'ENPA: "UNA PROPOSTA BARBARA E ILLEGALE"

CANILE DI VIVARO (PORDENONE)

Un comune friulano ha deciso per motivi economici, questa è la motivazione ufficiale, di abbattere i cani soggiornanti all'interno del proprio rifugio se dopo un anno di permanenza non vengono adottati. Il comune in questione è Vivaro in provincia di Pordenone. Ovviamente tale decisione ha scatenato dissensi e polemiche alle quali mi aggiungo anch'io.
Riporto qui sotto un comunicato dell'Enpa:

05/03/2008
COMUNE IN PROVINCIA DI PORDENONE VUOLE UCCIDERE I CANI DEL CANILE. L'ENPA: "UNA PROPOSTA BARBARA E ILLEGALE"

- L’Enpa deplora la richiesta fatta dal comune di Vivaro (PN), piccolo centro ubicato sulla destra del Tagliamento, di chiedere alla Regione Friuli, l’autorizzazione ad abbattere, in deroga a tutte le Leggi italiane ed europee, i cani randagi ospiti nei canili dopo un anno passato senza la prospettiva di un affidamento. Altri comuni potrebbero seguire l’esempio di Vivaro. La proposta arriva addirittura dal gruppo consiliare di minoranza che ritiene eccessiva la spesa di 10mila euro l’anno necessarie al mantenimento del canile. Nella zona, che comprende 51 comuni, sono presenti 4 canili con 1350 ospiti a 4 zampe. Contro simili ipotesi, la Protezione Animali è pronta a mobilitarsi e a dar battaglia in tutte le sedi opportune. Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa afferma:
“E’ dal 1991 che in Italia è proibito sopprimere i cani. Chiedere l’uccisione di animali d’affezione solo per risparmiare qualche euro è assolutamente disdicevole. Oltre che un provvedimento barbaro è anche palesemente illegale. Non vedo infatti come la Regione Friuli possa pensare di violare la Legge italiana e le direttive europee emanate a tutela degli animali. Inoltre - continua Rocchi – rischiamo di finire alla mercè della stampa internazionale che pure ha criticato ferocemente l’iniziativa delle autorità cinesi di abbattere i cani randagi di Pechino per i possibili ‘disagi’ o danni di immagine che potrebbero creare durante lo svolgimento delle prossime olimpiadi”. (5 marzo)

Sono venuto a conoscenza di una petizione contro tale decisione sul sito firmiamo.it. Vi lascio il link:

http://firmiamo.it/nomassacrodeicaniavivaro


Aggiungi la tua firma

08/03/08

Festa della Donna, anche il Ministero contribuisce al trionfo dell'ipocrisia...

Ci ha abituati, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a ben altri traguardi, raggiunti specie nell'ultima parte della legislatura (vedi gli accordi sulle restituzioni di beni trafugati, per esempio...). Per cui pensavamo che nei pochi giorni che ci separano alle nuove elezioni, ci fossero in agenda altri obbiettivi, che non sostenere una festa che ormai riteniamo “vecchia” e mortificante per le stesse destinatarie, come quella della donna, l'8 marzo. E questo è ancor più eclatante in un ambiente come quello dell'arte, dove da tempo si è raggiunta una pari dignità che anzi spesso ha lasciato il posto a un primato femminile, testimoniato dagli infiniti posti chiave ricoperti da donne in musei, fondazioni, uffici stampa, gallerie, importanti rassegne. Quindi, giusto per onorare la cronaca riportiamo l'iniziativa ministeriale - giunta al secondo anno - con l'evento “La donna nell'arte”, all'insegna della promozione del patrimonio culturale italiano coniugata con i principi della “non discriminazione e delle pari opportunità” (sic). Sabato 8 marzo, tutte le donne potranno accedere gratuitamente ai luoghi d'arte statali, musei, monumenti, archivi, biblioteche, siti archeologici in cui saranno organizzati eventi speciali inerenti l'universo femminile, quali mostre, visite guidate, concerti e dibattiti. La domanda sorge spontanea: quando è che il discriminante sesso maschile ha diritto ad accedere gratuitamente ai succitati luoghi, tanto da rendere necessario ristabilire le pari opportunità?
pubblicato venerdì 7 marzo da Exibart.com

07/03/08

4°comunicato politico di Beppe Grillo

Le differenze tra PD e PDL non esistono. Le elezioni politiche del 13 e 14 aprile non esistono. E’ scenografia. Cartapesta di manifesti e studi televisivi di servi. Sono voti a perdere. Non votare alle politiche è la risposta a questo regime. E’ l’unica arma democratica rimasta. Sonia Alfano è candidata per le nostre liste alle regionali in Sicilia. Ha ricevuto numerose lettere intimidatorie. Nessuna solidarietà dai partiti. Segni eccellenti, significa che è una persona onesta. Il 15 marzo Beppe Grillo è a Roma per sostenere Serenetta Monti, candidata a sindaco di Roma per le liste civiche. La diffusione della conoscenza è fondamentale. L’organizzazione delle persone in comitati e in liste civiche è democrazia. Conoscenza, organizzazione, liste civiche locali. E’ l’epidemia della Rete: Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Treviso, Roma, Vicenza, Pozzuoli, Pescara, Fiumicino, Massa, Pisa, Viterbo. Le parole d’ordine del regime: controinformazione, Tav, basi militari, inceneritori, debiti, morti sul lavoro. Il potere da solo non esiste. E’ creato da noi. Il futuro esiste. I nostri figli esistono. Il nostro impegno DEVE esistere. Fuori i cialtroni e i buffoni di corte dalla cosa pubblica. Fuori tutti. Impegno civile, denuncia civile, sostegno alle persone oneste. Chi mente fuori. I prescritti fuori. I condannati fuori. Gli incapaci fuori. Gridatelo quando parlano nelle piazze: FUORI! Accompagnateli ai loro pullman e alle loro auto blu. Gli italiani onesti si riprendano il Paese. Impegno civile, denuncia, informazione. La vostra vita è adesso. E’ una sola. Avanti con ottimismo verso la catastrofe (la loro).


Postato da Beppe Grillo il 06.03.08 19:05 sul suo Blog

06/03/08

Gruppo Beppe Grillo Udine


Siamo persone deluse dalla politica dei partiti che però vogliono/possono impegnarsi in una maniera diversa; non ci sentiamo più rappresentati dal sistema dei partiti ed abbiamo tratto da Beppe Grillo l'ispirazione per un nuovo modo di fare politica, restituendo il POTERE AI CITTADINI!
http://beppegrillo.meetup.com/77/

01/03/08

L'equazione "meno sprechi meno tasse" dovrebbe esser chiara per politici e cittadini

Troppi, veramente troppi gli eventi che accadono giorno dopo giorno, poco chiari o per nulla chiari, che le testate giornalistiche dedicano sporadicamente e con confusi accenni; eventi che non fanno altro che deturpare le nostre tasche ed arricchire quelle di cui si dan tanto daffare per, a dir loro, il nostro benessere!
Vorrei citare due esempi (per iniziare): Italia.it ed il Nuovo Ospedale di Udine; con questo, voglio dare la completa solidarietà ad un'importante Libera Testata Giornalistica quale FRIULINEWS.IT che con grande professionalità e LIBERTA' si occupa spesso di questi scottanti argomenti che tutti ci riguardano, visto che di tasca nostra paghiamo con le sofferte tasse inflitteci da governi anticostituzionali che si susseguono! Grossa anche la responsabilità di noi cittadini che poco ci interessa di vita sociale e politica, perchè tutti interessati esclusivamente al Proprio. Insegnamento opportunista che si è incarnato nella mentalità del popolo della nostra ex bella Italia. (LA FORMAZIONE DELLA MENTALITA' SOTTOMESSA - Vincent Romano)

Vi indirizzo così a leggere gli articoli di FRIULINEWS.IT :
  1. Italia.it, il portale più costoso dell'intero web ha chiuso i battenti: 7 milioni di euro in "fumo" -pag.29
  2. Ospedale di Udine: 60 milioni di euro-motivi per pilotare un appalto? - pag. 4 - 9
e Vi invito anche a leggere, oltre che anche gli altri interessanti articoli, la Lettera anonima a Friulinews con minacciosa richiesta di "riconsiderare le posizioni e lasciar perdere Lady Mary".. "la salute di molti è in gioco".. "rettifichi il tiro della inchiesta vorremmo evitare altri canali per far valere le ragioni della verità"