«Lo liberiamo come regalo di compleanno». Con una e-mail inviata agli organi di stampa, il Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger (Mend) ha annunciato il rilascio di Mathew Maguire, il tecnico britannico ostaggio da nove mesi nella regione. «Oggi 1° giugno è il compleanno di Mathew Maguire. Come regalo, lo rilasciamo», ha scritto il portavoce Jomo Gbomo. Il gruppo ribelle ha messo in guardia l'esercito dal non intervenire nelle operazioni di rilascio «e organizzare un'imboscata in modo da prendersi la responsabilità della liberazione». La liberazione è stata annunciata per la notte, «salvo complicazioni».
Ma poche ore dopo, con un altro messaggio, Jomo Gbomo ha fatto sapere che lo stesso ostaggio «ha rifiutato il nostro regalo, sostenendo che ormai è un simbolo per il cambiamento nella nostra regione e un membro onorario del Mend».
Prima del messaggio di ieri, il Mend aveva sempre detto che l'ostaggio sarebbe stato liberato solo in cambio del rilascio di Henry Okah, il leader del gruppo arrestato nel settembre 2007 in Angola e poi estradato in Nigeria, dove sta affrontando un processo per alto tradimento con udienze segrete. Il rilascio di Okah, già noto con il nome «the master», è considerata la pre-condizione per accettare le offerte di tregua e di amnistia avanzate dal governo di Abuja nei confronti dei gruppi ribelli. Ora, anche l'ostaggio britannico ha fatto propria questa condizione e avrebbe detto - secondo il messaggio del Mend - che «non vuole essere liberato se non sarà liberato Okah dal governo nigeriano». Dicendosi «sorpreso», Gbomo ha aggiunto che «il Mend non può espellere l'ostaggio dal campo contro la sua volontà»
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