28/05/09
Nuova vita per Guantanamo?
I sostenitori della tortura come l'ex vice - presidente Dick Cheney, forse temendo conseguenze personali per le proprie azioni, hanno lanciato una massiccia campagna per opporsi a Obama --e, incredibilmente, stanno vincendo. Persino molti membri dello stesso partito di Obama hanno ritirato il supporto alla chiusura della Baia di Guantanamo. Se un paese come gli USA rifiuta di lasciarsi alle spalle queste scelte, i diritti umani potrebbero fare un grande passo indietro in tutto il mondo.
Fonti vicine a Obama ci dicono che una pressione visibile dell'opinione pubblica e' vitale per loro per poter mantenere le proprie posizioni su questo argomento. Per essere sicuri di essere ascoltati, allestiamo un enorme manifesto proprio al centro di Washington DC, dove tutti i membri degli staff politici passano ogni giorno. Con 25$ ognuno di noi può acquistare trenta centimetri quadrati di sostegno per il Presidente Obama; con 1000$ possiamo avere una lettera. -- clicca qui:
https://secure.avaaz.org/it/stay_strong_obama
Il manifesto indicherà quello che vogliamo – la chiusura di Guantanamo quest’anno, rispondere di tutte le vittime delle prigioni segrete, un’indagine indipendente sulle pratiche di tortura passate, risalire alle responsabilità di coloro che hanno autorizzato o commesso atti di tortura, detenzioni e pratiche di interrogatorio efficaci e che rispettino il principio di legalità in tutte le guerre in corso.
Come ha detto lo stesso Presidente Obama nel suo Discorso sulla Sicurezza Nazionale questa settimana – le passate pratiche di “Guerra al Terrore” erano illegali, inefficaci, hanno alienato l’opinione internazionale agli Stati Uniti ed aumentato l’insicurezza mondiale. Ma nelle ultime due settimane sono state prese decisioni su Guantanamo, sulle commissioni militari e sulle foto delle torture che hanno messo a rischio la dottrina della “Speranza al di sopra della Paura”. Lui è contro le pericolose forze populiste e qualcosa di spaventoso può emergere a meno che non venga fermato proprio ora – un mondo di carcerazione preventiva indefinita, catture e torture con l'impunità.
E’ un momento cruciale per tutti noi per dire al Presidente Obama che ci aspettiamo che agisca in base ai suoi principi e valori e non soltanto ascoltarli declamati con fine retorica. Quale modo migliore di un manifesto ineludibile che sovrasta le strade della più potente città del mondo. Clicca qui per reagire
https://secure.avaaz.org/it/stay_strong_obama
Potremmo essere ad una svolta – lontani dal potere esecutivo fuorilegge e dalla politica della paura. Ma dobbiamo far sentire le nostre voci mentre gridiamo insieme che non crediamo alla montatura della paura, piuttosto è attraverso il rispetto per la legge, della reciproca dignità e della giustizia che dobbiamo superare al meglio la violenza globale e le divisioni.
La scelta è nostra in questo frangente. Nelle parole di Obama, il cambiamento non viene da lui. Viene da tutti noi. Adesso facciamo in modo che avvenga.
27/05/09
Araba Fenice, il tuo nome è Gaza
“Araba Fenice, il tuo nome è Gaza” è il titolo dell’ultimo documentario di Fulvio Grimaldi, sulla recente invasione di Gaza da parte di Israele (è il sesto documentario che Grimaldi realizza sulla Palestina). Sullo stesso argomento Grimaldi ha anche scritto “Di resistenza si vince”, in uscita da Malatempora.
Quella presentata è la sequenza di apertura del documentario, che riesce in modo geniale a sintetizzare l’intero problema palestinese. Che non sta ovviamente in Palestina.
Di fronte a questo documentario si può solo affermare che se tutti coloro che amano fregiarsi del titolo di giornalista avessero un centesimo del coraggio e dell’integrità morale di Fulvio Grimaldi, il mondo non starebbe dove si trova oggi.
Massimo Mazzucco
Il libro di Fulvio Grimaldi “Di resistenza si vince” sarà presentato a Roma da Granma/Malatempora, giovedì 28 maggio alle ore 19:00, in via dei Gelsi 111. Seguirà la proiezione del documentario “Araba Fenice, il tuo nome è Gaza”.
Info e contatti: www.granma.biz / Tel. 338 – 5805710
Visita il sito: http://www.luogocomune.net
22/05/09
Aung San Suu Kyi libera!
Firma la petizione |
Mettendo a repentaglio la propria incolumità per parlare in favore dei propri amici imprigionati, gli attivisti birmani stanno domandando il rilascio di Aung San Suu Kyi e di tutti i prigionieri politici e fanno appello a tutto il mondo perché li aiuti. Abbiamo solo sei giorni per inviare al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon una valanga di firme a sostegno della petizione chiedendogli di rendere il loro rilascio una priorità urgente – può farne una condizione per un rinnovato impegno internazionale. segui il link per firmare la petizione, e inoltra questa email ai tuoi amici per assicurare che Aung San Suu Kyi e tutti i prigionieri politici siano liberati. Gli attivisti birmani presenteranno la petizione globale ai media il 26 maggio: :
http://www.avaaz.org/it/free_aung_san_suu_kyi
Il 14 maggio, Aung San Suu Kyi è stata arrestata e tradotta in carcere con l’accusa di essere in connessione con un uomo americano che presumibilmente si è introdotto furtivamente nel complesso in cui si trova trattenuta a Yangon. Le accuse sono assurde -- sono i militari birmani, che ora l’accusano di aver violato gli arresti domiciliari, ad essere responsabili della sicurezza del complesso. Sono un pretesto per tenerla detenuta fin dopo le elezioni che si terranno nel 2010.
Il regime birmano è noto per la sua feroce repressione di ogni minaccia al completo controllo militare – migliaia sono in carcere in condizioni disumane e privi di cure mediche, ci sono continui abusi dei diritti umani, una violenta repressione dei gruppi etnici, ed oltre un milione sono stati costretti a cercare rifugio oltre confine.
Quella di Aung San Suu Kyi è la più grande minaccia al potere della giunta. La sua leadership morale del movimento democratico e la sua eredità della grande vittoria elettorale nelle elezioni del 1990 significano che è l’unica figura in grado di sopraffare i militari nelle elezioni del prossimo anno. E’ stata detenuta numerose volte dal 1988 – agli arresti domiciliari senza alcun contatto con il mondo esterno. Ma questa nuova scandalosa detenzione nella famigerata prigione Insein priva di cure mediche può essere molto pericolosa perché è seriamente malata.
Le fonti dicono che il regime militare teme questo appello online unificato e massiccio all’ONU -- oltre 160 gruppi di solidarietà ed esiliati birmani in 24 paesi stanno partecipando alla campagna. E il Segretario Generale e i principali attori della scena internazionale che cercano di impegnarsi nuovamente con il regime birmano, possono influenzare il destino di questi prigionieri. La scorsa settimana il Segretario Generale Ban Ki Moon ha detto:” 'Aung San Suu Kyi e tutti coloro che hanno un contributo da dare al futuro del loro paese devono essere liberati”. Inondiamolo con un appello globale affinché metta in pratica urgentemente le proprie parole e ponga fine agli arresti e alla brutalità:
http://www.avaaz.org/it/free_aung_san_suu_kyi
Come per il rilascio di Nelson Mandela dopo anni di prigionia in Sud Africa, la libertà di Aung San Suu Kyi dopo anni di ingiusta detenzione, porterà un nuovo inizio alla Birmania e speranza per la democrazia. Questa settimana potrebbe essere il momento storico per il cambiamento – rimaniamo uniti dietro Aung San Suu Kyi e questi coraggiosi uomini e donne chiedendo il loro rilascio adesso!
http://www.avaaz.org/it/free_aung_san_suu_kyi
21/05/09
le stelle della democrazia italiana danno lezione di libertà in TV
http://www.youtube.com/watch?v=hyuJ7ZvikUw&feature=related
ma non ci si ferma qui:
W l'Italia, W la Libertà!
17/05/09
Italia: Repubblica Televisiva, una NON Repubblica!
15/05/09
LA BELLEZZA DELLA NATURA... cosa significhi essere amati
08/05/09
La verità sull'influenza suina
Queste aziende agricole sono deplorevoli e pericolose, e si stanno moltiplicando a vista d'occhio. Migliaia di suini sono brutalmente stipati in sudicie porcilaie in cui vengono spruzzati cocktail di farmaci - il che rappresenta un rischio sanitario non solo per il nostro cibo -- i maiali stessi e i loro letamai costituiscono l'ambiente ideale per lo sviluppo di nuovi virus come quello dell'influenza suina. L'OMS e la FAO hanno il dovere di indagare e regolamentare queste aziende agricole per proteggere la salute pubblica.
Le grandi imprese del settore agroindustriale faranno di tutto per opporsi a tentativi di riforma, perciò abbiamo bisogno di una protesta massiccia che non possa essere ignorata dalle autorità sanitarie.Firma la petizione qui sotto e spargi la voce tra i tuoi amici e familiari noi la consegneremo alle agenzie dell'ONU. Se raggiungiamo 200.000 firme la consegneremo all'OMS a Ginevra con una mandria di maiali di cartone. Ogni mille firme aggiungeremo un maiale di cartone alla mandria:
http://www.avaaz.org/it/swine_flu_pandemic
La scorsa settimana non abbiamo parlato d'altro oltre l'influenza -- il Messico si è quasi paralizzato, e in tutto il mondo i leader di molti paesi hanno fermato i voli aerei, sono state bandite le importazioni di carni suine, e sono state prese misure drastiche col fine di mitigare la diffusione del virus. Ora che la minaccia sembra placarsi, rimane da scoprire dove si è originata e come poterla fermare nel caso si ripresenti.
La Smithfield Corporation, la più grande azienda suinicola del mondo, ora indagata come possibile origine della diffusione dell'H1N1 , nega qualsiasi collegamento tra i propri suini e l'influenza; inoltre le grandi imprese del settore agroindustriale investono ingenti somme di denaro nella ricerca per poter affermare che la sicurezza ambientale è garantita nella produzione industriale dei suini. Tuttavia sono anni che l'OMS dichiara che una nuova pandemia sarà inevitabile e gli esperti della Commissione Europea e della FAO hanno anticipato che il rapido passaggio dalle piccole aziende alle grandi industrie suinicole ha incrementato il rischio di sviluppo e trasmissione delle malattie epidemiche. Gli scienziati dei centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie dichiarano di non conoscere al momento gli effetti che queste aree infette potrebbero avere sulla salute umana.
Sono numerosi gli studi circa le condizioni raccapriccianti nelle quali versano i suini allevati in larga scala, e circa il devastante impatto economico che ciò provoca sui piccoli allevatori. La stessa Smithfield è stata precedentemente multata per 12.6 milioni di dollari e attualmente si trova sotto inchiesta federalenegli USA per danni ambientali derivanti dai liquami degli escrementi suini.
Nonostante queste prove schiaccianti, la combinazione tra l'incremento nel consumo di carne e una potente industria alimentata dal profitto scapito della salute umana fa sì che invece di essere chiuse - queste disgustose aziende agricole si stanno spargendo nel mondo senza che nessuno le fermi. Sulla scia della minaccia dell'influenza suina, facciamo in modo che le grandi industrie suinicole si prendano le proprie responsabilità. Firma la petizione in favore delle indagini e della regolamentazione:
http://www.avaaz.org/it/swine_flu_pandemic
Se fermiamo strenuamente questa crisi sanitaria globale ristabilendo il consumo e la produzione del cibo e richiediamo urgentemente un'inchiesta circa l'impatto delle aziende agricole sulla salute umana, potremmo regolamentare seriamente le pratiche agricole col fine di salvare la popolazione mondiale da potenziali pandemie originate dagli animali.
http://www.avaaz.org/it/swine_flu_pandemic
Con speranza,
Alice, Pascal, Graziela, Paul, Brett, Ben, Ricken, Iain, Paula, Luis, Raj, Margaret, Taren e tutto il team di Avaaz e si associa CultCorner.info & l'Associazione Culturale PropitQmò.
Fonti:
http://titolando.wordpress.com/2009/04/27/febbre-suina-i-giornali-parlavano-di-pandemia-gia-dal-1999/
http://www.nutritionecology.org/it/panel3/intro.html
Impatto economico dell'influenza suina:
http://www.internazionale.it/valigia/articolo.php?id=22399
Una potenziale pandemia:
http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/nazionale/news-dettaglio/3656540