29/12/08

Gaza: un triste bollettino di guerra. (60 anni di occupazione!)


Gaza, 29 dic. (Adnkronos/dpa) - Sono 331 i palestinesi rimasti finora uccisi negli attacchi israeliani su Gaza, giunti ormai al terzo giorno. Lo ha dichiarato Mu'awia Hassanein, capo dei servizi sanitari della Striscia, aggiungendo che vi sono 250 feriti in condizioni gravi che necessitano cure urgenti in ospedali in Egitto o in Israele. Almeno 1400 persone sono state ferite nei raid e di queste circa 800 sono state ricoverate, anche se ormai mancano i posti letto.

L'Egitto ha aperto sabato il valico di Rafah per il solo passaggio dei feriti, ma Hamas non ha autorizzato il loro trasferimento nel paese arabo. Fawzi Barhoum, portavoce del movimento islamico, ha dichiarato che Hamas non inviera' i feriti in Egitto fino a quando Israele non permettera' l'arrivo di medicinali a Gaza. Israele ha imposto il blocco alla Striscia, ma ieri ha autorizzato il passaggio di 30 camion di aiuti e per oggi ne sono attesi altri 80.

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Ultima ora da Reuters 15:45 28/12
Secondo giorno di bombe su Gaza, 290 morti

Un vigile del fuoco palestinese davanti ad una casa in fiamme dopo un bombardamento israeliano a Gaza. REUTERS/Ibraheem Abu Mustafa

di Nidal al-Mughrabi

GAZA (Reuters) - Israele ha distrutto la principale installazione di Hamas a Gaza in un attacco aereo oggi e si preparara ad una possibile invasione via terra dopo aver ucciso circa 290 palestinesi in 24 ore di potente offensiva.

I leader israeliani affermano che i raid sono la risposta a quasi quotidiani lanci di missili oltre confine da Gaza, intensificatisi dopo che Hamas -- il gruppo islamico che governa l'enclave costiera lasciata da Israele nel 2005 -- ha messo fine una settimana fa ad una tregua durata circa sei mesi.

Nonostante gli attacchi aerei, militanti hanno sparato circa 80 missili verso Israele, uccidendo un israeliano ieri.

Tank israeliani sono stati dispiegati al confine con Gaza, in vista di un possibile ingresso nella Striscia, territorio impoverito dove vivono circa un milione e mezzo di palestinesi. Il primo ministro Ehud Olmert ha approvato un limitato richiamo di riservisti.

"Israele continuerà l'operazione fino a che non avremo una situazione di sicurezza nel sud, dove la popolazione non dovrà più vivere nel terrore e nella paura costante del lancio di razzi", ha detto Mark Regev, portavoce di Olmert.

Il Consiglio di sicurezza Onu ha chiesto uno stop immediato delle violenze. E lo stesso ha fatto Papa Benedetto XVI oggi.

Mantenendo alta la pressione su Hamas, dopo il giorno più sanguinoso per i palestinesi negli ultimi 60 anni, aerei israeliani hanno bombardato oggi le installazioni del gruppo a Gaza, uccidendo quattro uomini della sicurezza, ha detto un funzionario.

I morti sono saliti così a quota 287. Oltre 700 sono i palestinesi feriti.

"MAI VISTO UN MASSACRO PIU' ORRENDO"

"La Palestina non ha mai visto un massacro più orrendo", ha detto il leader di Hamas Ismail Haniyeh, invitando i suoi alla vendetta, inclusi attacchi suicidi nelle strade e nei caffè israeliani.

Commentatori militari israeliani hanno detto che l'offensiva di Israele non sembra tesa a riconquistare la Striscia di Gaza -- una meta troppo ambiziosa che potrebbe rivelarsi politicamente pericolosa da raggiungere prima delle elezioni parlamentari previste il 10 febbraio, nelle quali i sondaggi danno la destra in vantaggio.

E' probabile, invece, dicono, che Israele voglia rafforzare la pressione su Hamas e costringerlo ad una nuova tregua che metta fine ai lanci di missili oltre confine.

Le violenze si sono propagate anche in Cisgiordania, dove i soldati israeliani hanno aperto il fuoco su palestinesi intenti a lanciare pietre. Fonti mediche dicono che un palestinese è morto.

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha accusato Hamas, che ha preso il potere a Gaza nel 2007 togliendolo al suo partito Fatah, di aver innescato i sanguinosi raid israeliani per non aver esteso il cessate-il-fuoco mediato dall'Egitto in giugno.

"Abbiamo chiesto loro 'per favore non mettete fine alla tregua, lasciate che continui', così si sarebbe potuto evitare tutto questo", ha detto Abbas al Cairo.

Hamas, che ha vinto le elezioni parlamentari nel 2006 ma è stata bandita dall'Occidente per non aver rinunciato alla violenza e riconosciuto Israele, stima che almeno 180 suoi uomini siano stati uccisi, tra di essi almeno 15 donne e alcuni bambini.

Tra i civili morti ci sono sette adolescenti, uccisi dalle bombe israeliane mentre aspettavano l'autobus di ritorno da scuola, ha detto Christopher Gunness, portavoce dell'istituto che frequentavano.

"La morte è ovunque stamattina", ha bisbigliato.


1 commento:

CultCorner.info/NEWS ha detto...

La testimonianza/ Una volontaria sulla Striscia di Gaza scrive ad Affaritaliani.it
Lunedí 29.12.2008 09:05 Gina da Gaza
La frustrazione di questo momento è difficile da descrivere. Questa mattina Israele ha bombardato Gaza, 205 morti e più di 400 feriti – poliziotti donne e bambini, consegnando alla storia il giorno di conflitto più sanguinoso dal ’48 ad oggi. La corruzione impera, le persone non hanno più fiducia nell’Autorità Palestinese, i leader sono fantocci, il processo di pace è un continuo fallimento, le colonie israeliane si espandono giorno dopo giorno, l’embargo a Gaza dura da due anni e la gente è affamata, i coloni sradicano gli ulivi piantati dai volontari e uccidono gli animali dei pastori palestinesi, ai checkpoint i soldati umiliano quotidianamente chi tenta di passare da una parte all’altra per lavorare, curarsi, andare a scuola o visitare la famiglia. Non me la sento di andare avanti. La lista è talmente lunga che potrei riempire pagine su pagine. La politica internazionale non fa che rilasciare dichiarazioni inutili di condanna alla violenza, sottraendosi poi ai propri obblighi, ovvero proteggere i civili in tempo di guerra (convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949). L’Egitto ha dato carta bianca ad Israele per colpire Hamas, Barak ha dato l’ok all’IDF ad attaccare Gaza proprio dopo Natale, con Bush impotente e Obama non ancora effettivo, ha cercato l’appoggio internazionale, le elezioni in Israele sono vicine e l’opinione pubblica è per metà in vacanza. Geniale. E la cosa più frustrante è che sui media istituzionali i fatti vengono quotidianamente e in modo puntuale stravolti e ribaltati a favore dei potenti. La tregua da poco cescessata tra Hamas e il governo dello stato ebraico è stata rotta da Israele il 4 novembre, giorno in cui ha ucciso un militante di Hamas di 22 anni. Chi lo sa? Nessuno ovviamente.
Aria Flory Commentatore certificato 29.12.08 20:31|