16/01/09

Udine, presidio per la pace

sabato 17 gennaio
dalle ore 16.00
FERMIAMO IL MASSACRO A GAZA
presidio per la pace in piazza matteotti a udine
Quello che sta accadendo in questi giorni in medio-oriente non può lasciare nessuno indifferente. Le notizie che ci giungono da Gaza sono agghiaccianti, dopo due settimane di bombardamenti incessanti e azioni militari di terra, il bilancio è drammatico: oltre 1000 morti, di cui 400 bambini 4 mila feriti. Siamo di fronte ad un vero e proprio genocidio, a una guerra che viola ogni principio del diritto internazionale il cui unico risultato sarà quello di distruggere ogni speranza e processo di pace in una terrà già segnata da anni di conflitti. Le diplomazie internazionali, comprese quelle dell'Unione Europea, hanno grandi responsabilità per la crisi umanitaria a Gaza causata dal continuo assedio e per l'aver di fatto contribuito alla costituzione di un sistema di apartheid nella Cisgiordania mentre gli Stati Uniti perpetuano la loro politica di complicità con Israele. Le diplomazie internazionali hanno la responsabilità del silenzio e dell'inerzia di fronte ai crimini di guerra e alle violazioni del diritto internazionale e umanitario che avvengono ogni giorno a Gaza. Non ci sarà mai pace finché si costringerà il popolo palestinese a vivere in ghetti, subire vessazioni continue, finché non si permetterà la nascita di uno stato palestinese. L'occupazione militare del territorio palestinese deve finire. L'assedio di Gaza, che causa una tragedia umana tanto grande, deve essere revocato. E' necessario sostenere il diritto all'autodeterminazione e alla resistenza popolare palestinese. Chiediamo di porre fine all'occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza, la fine immediata delle operazioni militari, la fine dell'assedio di Gaza, la rimozione del Muro e degli insediamenti, il rispetto delle risoluzioni internazionali, inclusa la 194, e la nascita di uno stato palestinese che possa vivere in pace accanto a quello di Israele. Crediamo sia giusto arrivare a una conferenza di pace che vincoli Israele al rispetto del diritto internazionale, pena la sospensione di tutti gli accordi militari, commerciali e di cooperazione. Crediamo nella necessità di un impegno da parte di tutti per la costruzione di una pace vera e giusta in Medioriente a partire dal dialogo di tutte le parti coinvolte. Questo obiettivo sarà possibile solo se verrà fermata questa nuova ed insensata guerra, se si porrà fine all'aggressione. Ci faremo promotori di un opera di sensibilizzazione su quanto sta avvenendo esigendo dai mezzi di informazione una copertura non reticente dei fatti relativi al conflitto e, allo stesso tempo, crediamo sia necessario costruire anche attraverso petizioni rivolte alle ambasciate e alle diverse istituzioni una pressione dal basso per chiedere il cessate il fuoco e una pace giusta. Noi non ci voltiamo dall'altra parte, noi non siamo indifferenti, noi non lasceremo solo il popolo Palestinese.
piazza matteotti, udine
Aderiscono: Arci Comitato Territoriale di Udine, Donne in Nero, Collettivo Makhno, Movimento Studentesco, Partito della Rifondazione Comunista, Giovani Comunisti/e, Partito dei Comunisti Italiani, Associazione di Amicizia Italia Cuba, Un ponte per…, Vientos del Sur, Associazione Strada Facendo, Associazione Iside, Unione sindacale italiana.

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