Ma si perde un sabato
L'accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici (1 milione e mezzo di lavoratori) è stato siglato domenica scorsa e prevede l'aumento di 127 euro spalmati su 30 mesi. I 127 euro saranno divisi in tre tranches: 60 euro il primo gennaio 2008, 37 il primo gennaio 2009 e gli ultimi 30 l'1 settembre 2009.
La rivalutazione della retribuzione destinata ai lavoratori che non hanno un contratto aziendale è di 260 euro, e cioè 20 euro mensili per 13 mesi su base annua. L'«una tantum» di 300 euro - comprensiva dell'indennità di «vacanza contrattuale» già erogata (33 euro) - a copertura del periodo dal 1° luglio 2007 ad oggi, sarà versata a marzo.
Il sabato. L'intesa prevede la possibilità per le aziende di «comandare» un sabato di straordinario in più: le aziende oltre i 200 dipendenti passano così da quattro a cinque (40 ore) sabati disponibili, mentre le aziende fino a 200 lavoratori passano da cinque a sei (48 ore su base annua). Per quanto riguarda il permesso annuo retribuito (Par) è previsto lo spostamento di un Par nell'anno successivo, salvo la monetizzazione richiesta dai lavoratori.
Sul fronte precarietà, è stato definito a 44 mesi il limite del lavoro a tempo determinato.
Il referendum. L'ipotesi di accordo, come è tradizione per i metalmeccanici, sarà sottoposta al voto di tutti i lavoratori. Domani si terrà a Roma l'Assemblea dei 500, che calendarizzerà i tempi del referendum. Nei giorni successivi partiranno le assemblee in tutti i luoghi di lavoro.
La rivalutazione della retribuzione destinata ai lavoratori che non hanno un contratto aziendale è di 260 euro, e cioè 20 euro mensili per 13 mesi su base annua. L'«una tantum» di 300 euro - comprensiva dell'indennità di «vacanza contrattuale» già erogata (33 euro) - a copertura del periodo dal 1° luglio 2007 ad oggi, sarà versata a marzo.
Il sabato. L'intesa prevede la possibilità per le aziende di «comandare» un sabato di straordinario in più: le aziende oltre i 200 dipendenti passano così da quattro a cinque (40 ore) sabati disponibili, mentre le aziende fino a 200 lavoratori passano da cinque a sei (48 ore su base annua). Per quanto riguarda il permesso annuo retribuito (Par) è previsto lo spostamento di un Par nell'anno successivo, salvo la monetizzazione richiesta dai lavoratori.
Sul fronte precarietà, è stato definito a 44 mesi il limite del lavoro a tempo determinato.
Il referendum. L'ipotesi di accordo, come è tradizione per i metalmeccanici, sarà sottoposta al voto di tutti i lavoratori. Domani si terrà a Roma l'Assemblea dei 500, che calendarizzerà i tempi del referendum. Nei giorni successivi partiranno le assemblee in tutti i luoghi di lavoro.
da Il Manifesto pag.8 del 22/01/2008
"... ma per favore! ci manca solo che possano venire a casa nostra a trombarci la moglie! scusate ma questo accordo mi sembra così ridicolo!"
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